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Incisioni nel tempo

Nella mia famiglia il legno ha sempre avuto una presenza dominante ed io rappresento la quinta generazione di falegnami nella ‘dinastia’ Tani. Essere nato in una bottega artigiana affiancato da un padre che, ancora più di me, ha sempre amato e modellato il legno, mi ha legato a questo nobile e vivo elemento in maniera indissolubile”. Una passione per la meccanica ed il modellismo scoperta nei testi antichi del ‘700 la dove nella foresta nera si costruivano orologi con ingranaggi in legno, acuì il desiderio di Matteo Tani, di ricreare con la propria visione e intuizione gli studi intrapresi dagli illustri Maestri Leonardo da Vinci e Galileo Galilei. Amaranto, bamboo, doussie, ebano, frassino, mogano, noce e wengé, dedizione assoluta per un materiale ‘vivo’, che necessita di uno studio minuzioso e pazienza da dedicare alla selezione delle giuste essenze.

“Un grande vantaggio del legno rispetto al metallo è che non necessita di lubrificazione, infatti il legno si protegge dal logorio dello sfregamento indurendo la sua super ce e rendendola più liscia, questa sua proprietà permette di realizzare orologi con ingranaggi a vista senza temere che la polvere si depositi su un velo d’olio bloccandone il funzionamento”. Un’arte persa nell’oblio, riportata in auge dall’ingegno artistico dell’artigiano Tani, dove un design non convenzionale lascia rivivere oggetti rari, la cui cadenza magnetica cattura uno spettatore inebriato. Opere pregiate e numerate, costruite singolarmente, segnatempo da tavolo (con carica a molla), pendole da muro (con carica gravitazionale a peso) e un nuovo modello a movimento magnetico, ispirato agli orologi del 1800.

“Realizzo ogni componente personalmente (progettazione, costruzione, finitura e taratura)
e questo mi permette di donare parte della mia anima ad ognuna di queste creazioni, che sono tutte numerate e catalogate per poterne mantenere traccia nel tempo”

Unicità delle creazioni, là dove il dettaglio demarca sfumature ai colori delle venature, alle incisioni personalizzate, destinati a coloro che apprezzano il virtuosismo ingegneristico del calore del legno. 150 sono gli elementi che conducono alla realizzazione finale di ogni orologio, legni pregiati mai trattati, con mordenti che ne alterano il colore, ma rifiniti con cera solida naturale trasparente applicata e lucidata a mano, che non impedisce al legno di mutare la propria tonalità con il passare degli anni. Le parti in ottone, sono realizzate tramite macchine utensili a controllo numerico e il trattamento di lucidatura, con cera microcristallina, il tutto fatto a mano. Ogni perno si appoggia su cuscinetti a sfera di produzione rigorosamente giapponese, mentre l’asta del pendolo è in bra di carbonio intrecciato, per minimizzare la dilatazione termica data dai cambi di condizioni climatiche. Precisione, accuratezza e sofisticata ricerca al ne di ornarsi di un oggetto imperituro, nel suo incessante fluire inesorabile del tempo.

“Spesso si abusa di questa frase, ma oggi più che mai il ‘vero’ Made in Italy ci permette di eccellere nel mondo per design e qualità. Non si deve però pensare che basti costruire un prodotto in Italia per poterlo definire Made in Italy. Il ‘vero’ Made in Italy lo merita solo quell’oggetto che permette di elevare la creatività Italiana nel mondo”, conclude l’insigne Maestro.

Autore: Chiara Melani

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